giovedì 20 ottobre 2011

GIACOMO SANTINI (Senatore trentino del Popolo della Libertà)

Parlando del proprio partito.

“Nel ‘94, a 53 anni, ho aderito a Forza Italia convinto di entrare a far parte di un partito di stampo liberal democratico e di ispirazione cristiana. Ora mi ritrovo a sedere a fianco di mafiosi, ladri e baldracche, personaggi pessimi saliti in parlamento senza aver mai dovuto affrontare, come ho sempre fatto io mettendoci la faccia, la campagna nel collegio elettorale. Provo rancore per questa gentaglia”.

Meglio tardi che mai, verrebbe da dire. Comunque complimenti per la coerenza. Quella che difetta ai suoi colleghi trentini di partito e di coalizione (vero senatore Divina?). Su quelli di opposizione non infieriamo, ne hanno abbastanza dei loro problemi interni (ma non diteglielo che ne hanno, per loro sarebbe un trauma scoprirlo). Tornando a Santini, mi sa che se fonda un partito, magari senza chiamarlo “Forza Giacomo” o “Forza patonza”, rischia di fare il pieno di voti.

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