giovedì 1 dicembre 2011

LO SPIRITO DEL NATALE

Sono i primi di dicembre e già si respira l’aria di festa che ci porterà dritti a Natale. In realtà è già dal 19 novembre che a Trento, Arco e Levico Terme sono aperti i mercatini; a Pergine addirittura dal 12. Le luci per strada sembrano esserci sempre state ma non è né di stelle comete fuori stagione e di disfide tra mercatini che voglio scrivere. Voglio soffermarmi invece sul cosiddetto “Spirito del Natale”. Facendo un giro su internet ho scoperto che questa dicitura può essere usata in vari modi. Eccone alcuni: “Lo spirito del Natale è uno sguardo che si riempie di emozione e di gioia”; “Lo spirito del Natale è una carezza che si scioglie nella felicità”; “Lo Spirito del Natale è un Angelo Solare, è una radiazione immensa, conosciuta anche come Natività”. Ho trovato anche un monito del papa contro “l’inquinamento commerciale” che rischia di alterare il vero spirito del Natale che per lui è rappresentato dal presepe. Spirito del Natale è anche quello, inteso come fantasma, che fa visita all’avaro Ebenezer Scrooge nel bellissimo “Canto di Natale” di Charles Dickens che consiglio a tutti sia nella versione letteraria che in quelle cinematografiche (tra le altre c’è quella della Disney “Canto di Natale di Topolino”, quella diretta da Robert Zemeckis con Jim Carrey e perfino “Natale a casa Deejay” con Linus e Albertino). Dico la mia: per me lo spirito del Natale è una percezione. Quella di essere in un periodo (che io in automatico faccio partire il primo di dicembre) che riesce a farti vedere e sentire diversamente le cose, le situazioni e le persone. È ovvio che come tutte le sensazioni deve essere un po’ coltivata. E non importa se sei credente o no, basta che ti ci faccia conquistare. E i risultati sono veramente “magici”. Rallenti i ritmi, posticipi qualche impegno “improrogabile”, ti arrabbi di meno con chi ti taglia la strada in automobile, ti commuovi vedendo un film o ricordando qualcosa, trovi il tempo per qualche telefonata a persone che non senti da un po’. Per me Natale è la vigilia con i nonni. Per me Natale è guardare con mia figlia la versione con i Muppets di “A Christmas Carol” mangiando i biscotti di pan speziato di Norimberga. Per me Natale è mettere un disco di Chet Baker e dal divano guardare le luci dell’albero sotto un plaid con mia moglie. Ognuno ha il proprio modo di farsi possedere dallo Spirito del Natale, fantasma o stato d’animo che sia, l’importante è non dirgli di no. Buone feste a tutti.

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