domenica 17 gennaio 2010

IL FUTURO È VERDE. Lettera sul quotidiano "L'Adige".

Sul quotidiano “L’Adige” del 3 gennaio 2010 si è letto che il consigliere provinciale Roberto Bombarda ha intenzione di lasciare il partito dei “verdi del Trentino” perché: “dai verdi non mi è arrivato nessun input sulla linea politica o su iniziative o proposte da presentare in consiglio provinciale. Io faccio tutto da solo, per conto mio porto avanti le mie proposte, non sento e non ho nessuno dietro le spalle”. A stretto giro di posta (indirizzata alla rubrica “Lettere&Commenti” del quotidiano il 5 gennaio 2010) il presidente dei verdi Marco Boato gli ha replicato dichiarando che prima delle elezioni provinciali del 2008 ha provveduto a sostenerlo nella “sua richiesta di essere lui stesso il primo capolista…” “…con una piena solidarietà dei verdi per tutta la campagna elettorale e dopo”. Boato ha inoltre sostenuto che casomai qualche colpa ce l’ha il presidente Dellai che “ha tradito la fiducia dei verdi e la loro piena lealtà alla coalizione”. Alla polemica di cui sopra partecipa anche l’ex assessore provinciale dei verdi Iva Berasi che come ha titolato sempre il 5 gennaio 2010 “L’Adige”: “bacchetta Boato e Bombarda”. Devo confessare che leggendo delle polemiche tra B, B e B (Berasi, Boato e Bombarda) non ho fatto molto caso a quanto i tre dibattevano perché la mia attenzione era rivolta ad un altro aspetto: mi sono improvvisamente reso conto che in Trentino esiste ancora il partito del sole che ride! Questo mi ha stupito molto. Infatti da abitante della Valsugana, dove in questi ultimi anni c’è stato un vero scempio ambientale (biocompostaggio di Campiello, discarica di monte Zaccon ed acciaierie), con la quasi totale assenza di una presa di posizione da parte dei partiti ambientalisti, ero convinto che l’ultimo verde in Trentino fosse stato Roberto (Bistecca) Franceschini consigliere provinciale degli anni ’80. Il fatto che non sia così è un motivo di speranza. Anche perché forse ora le cose cambieranno. Infatti tra le ultime notizie “verdi” c’è anche questa: il presidente Boato (66 anni) ha annunciato che al congresso del partito di febbraio lui sarà dimissionario ed al suo posto gli subentrerà l’ex assessore all’ambiente e alla mobilità urbanadi Trento Aldo Pompermaier (62 anni). Un cambio nel segno del ringiovanimento e del rinnovamento.

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