giovedì 25 febbraio 2010

METROLAND

La giunta provinciale ha dato il via alla procedura per la realizzazione di “metroland”, la cosiddetta metropolitana di superficie che dovrebbe permettere di collegare i vari punti della provincia con un sistema di mobilità su rotaia. “Metroland” prevede quattro linee contraddistinte da quattro colori. Eccole di seguito, ognuna con il costo di realizzazione previsto. La linea azzurra: Rovereto-Mori-Arco-Ponte Arche-Tione 678,9 milioni di euro; la linea gialla: Trento-Mezzocorona-Dermulo-Malè 573 milioni; la linea bianca: Valsugana-Val di Fiemme-Val di Fassa 1579,5 milioni; la linea verde: Borgo Valsugana-Pergine-Trento 609 milioni. Niente da dire sulla bontà della scelta di trasferire su rotaia il traffico su gomma per diminuire l’inquinamento. Ma i costi saranno giustificati rispetto alle dimensioni della nostra provincia e alla ricaduta pratica del nuovo sistema o si potevano fare delle scelte diverse?

 

“Metroland” è sicuramente un’idea che fa e farà discutere a lungo. Già il nome con il quale era stato presentato il progetto nel 2007 e cioè “metropolitana di superficie” aveva destato delle perplessità perché i due termini sono in antitesi: la metropolitana sta sottoterra e la superficie ovviamente sta sopra. Ora sembra che la quasi totalità del tracciato sia previsto in galleria, quindi almeno dal punto di vista linguistico la cosa sembra più corretta. A parte questo, il progetto “Metroland” porta a due considerazioni. La prima: a molti è parsa una scelta di cattivo gusto chiamare linea VERDE proprio quella che collegherà Borgo Valsugana dove sono presenti le acciaierie e Trento dove potrebbe sorgere l’inceneritore. La seconda: oltre ai dubbi relativi ai costi e alle dimensioni dell’opera, da molte parti è stato evidenziato un altro timore. Quello che a “Metroland” venga applicata la procedura di urgenza e che la sua gestione possa passare in tal modo alla protezione civile.

Nessun commento: