Dalla presentazione del libro “La mia sinistra. Rigenerare la speranza” di Edgar Morin, edizioni Erickson di Trento.
“Gli strateghi della tattica si sono inabissati nel loro politicismo. I custodi dell’ortodossia vigilano sulle tombe e contemplano i cippi funerari. La sinistra, viceversa, ha bisogno di spazi aperti e di ossigeno. Il passo del riformista e l’orizzonte del rivoluzionario possono attrezzare un nuovo cammino: che cerchi di cogliere e recidere la radice della moderna alienazione nella vita produttiva e nell’organizzazione della riproduzione sociale. Siamo sfidati dalle cose, dobbiamo sfidare le cose”.
Con tutto il cuore Nichi, ma è una bella sfida anche capire quello che hai detto qua sopra.
“Gli strateghi della tattica si sono inabissati nel loro politicismo. I custodi dell’ortodossia vigilano sulle tombe e contemplano i cippi funerari. La sinistra, viceversa, ha bisogno di spazi aperti e di ossigeno. Il passo del riformista e l’orizzonte del rivoluzionario possono attrezzare un nuovo cammino: che cerchi di cogliere e recidere la radice della moderna alienazione nella vita produttiva e nell’organizzazione della riproduzione sociale. Siamo sfidati dalle cose, dobbiamo sfidare le cose”.
Con tutto il cuore Nichi, ma è una bella sfida anche capire quello che hai detto qua sopra.
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