domenica 6 febbraio 2011

L'IPOTESI VALDASTICO: Lettera al quotidiano "L'Adige"

Spettabile presidente della giunta provinciale Dellai; per conoscenza spettabile assessore all’ambiente della Provincia Autonoma di Trento Pacher: mi rivolgo a voi per una preghiera. Si è recentemente letto sulla stampa che la società autostrada Serenissima intende avviare la progettazione della «Valdastico Nord», il completamento dell’A31 che da Piovene Rocchette dovrebbe collegare Vicenza con Trento per poi proseguire verso il Brennero sull’A22. Sembra di capire che ci siano dei dubbi su dove realizzare l’uscita trentina di tale tracciato. Le ipotesi sono due: in prossimità di Besenello, o nei pressi di Caldonazzo. Ora, spettabili presidente e assessore, spero non vogliate lasciarvi sfuggire la possibilità di fare uscire la nuova autostrada a Caldonazzo. Potreste così aggiungere un altro tassello alla realizzazione di quello che negli ultimi anni la giunta provinciale si è prefissata: il Museo Diffuso dell’Inquinamento della Valsugana. Tale polo ambientale andrebbe ad affiancarsi al già presente Museo Diffuso Culturale della Valsugana Orientale che comprende tra gli altri Arte Sella, la Mostra permanente della Grande Guerra, il Riparo Dalmeri. Il nuovo Museo Diffuso dell’Inquinamento, che comprende l’acciaieria di Borgo Valsugana, la cava di Monte Zaccon, l’ex biocompostaggio di Campiello di Levico Terme, avrebbe proprio bisogno di un’autostrada che sbucasse in zona. E quale posto migliore se non in prossimità del lago di Caldonazzo dove i turisti potrebbero iniziare il loro viaggio alla scoperta del degrado ambientale ammirando le villette costruite in pratica sulla riva del lago omonimo? Anzi, magari si potrebbe anche prevedere un autogrill con annessa stazione di servizio con sversamento di eventuali residui di carburante nel Brenta. Vi prego, presidente e assessore: non lasciatevi sfuggire questa occasione culturale e turistica che darebbe veramente il tocco finale alla politica provinciale di valorizzazione della Valsugana fin qui attuata.
Paolo Chiesa, Novaledo.

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