giovedì 2 giugno 2011

SULLA STRADA: UN VIAGGIO NEI COMPORTAMENTI UMANI

Dobbiamo andare e non fermarci finché non siamo arrivati”. “Dove andiamo?”. “Non lo so, ma dobbiamo andare”. È uno dei dialoghi contenuti nel libro di Jack Kerouac: "Sulla strada", nel quale l’autore descrive il suo percorso attraverso gli Stati Uniti e la strada diventa un’esaltazione del viaggio come modo di vivere. Ma senza scomodare l’America e la beat generation e limitandoci all’Italia e al Trentino, la strada è anche un luogo che insegna molte cose sui comportamenti e sulle abitudini delle persone. Una specie di osservatorio privilegiato per mezzo del quale si possono cogliere i modi di fare di automobilisti e pedoni che seguendo il codice della strada o disinteressandosi di esso, mettono in atto una rappresentazione psicologica e sociologica della nostra civiltà. Vi sembra un’esagerazione? Guardatevi in giro mentre andate al lavoro in automobile o mentre state passeggiando sul marciapiede. Noterete quanti comportamenti si evidenziano sulle nostre strade e nei loro dintorni; modi di fare che fanno parte di ognuno di noi ma che per strada, sui marciapiedi, nei parcheggi e nei parchi cittadini si accentuano e si moltiplicano. C’è tutto sulla strada: la prepotenza, la gentilezza, la furbizia, la complicità, l’incoscienza, l’aggressività, l’indifferenza, il senso civile e l’inciviltà. Ci sono i segnali stradali e quello che rappresentano all’occhio di persone diverse; il dare o il non dare la precedenza come affermazione della propria superiorità; le strisce pedonali che ormai gli automobilisti non vedono più e sulle quali i pedoni sono terrorizzati; la distanza di sicurezza che appena conseguita la patente diventa un teorema da rimuovere in fretta, come una formula matematica indigesta dopo l’esame di maturità; il colore del semaforo che diventa un optional; i limiti di velocità che (come altri) in Italia non vengono più rispettati da nessuno. Sono solo alcuni degli aspetti che ci permettono di conoscere meglio le persone che incontriamo appena usciamo di casa. Ma anche di vedere come siamo noi stessi nel corso del viaggio che compiamo quotidianamente su questa terra. L’importante è essere consapevoli che come in ogni altro luogo "sulla strada" ci sono regole che permettono una convivenza civile e abitudini che non devono contrastare con quelle delle altre persone che "viaggiano" insieme a noi. “Dove andiamo?”. “Non lo so, ma dobbiamo andare”. Buon viaggio a tutti.

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