giovedì 22 aprile 2010

GHE PENSO MI

Una delibera della giunta provinciale ha recentemente aggiornato il quadro complessivo delle autorizzazioni di spesa per l’intervento in Abruzzo. Si tratta di un ammontare complessivo di poco meno di 13,5 milioni di euro. 12.414.770 euro sono stati messi a disposizione dalla Provincia. Altri 531.740 euro sono stati inviati tramite le azioni di solidarietà promosse dal “Tavolo Trentino per l’Abruzzo vicini e concreti” e  427.820 euro tramite “l’Accordo Trentino per l’Abruzzo”. Questo denaro è stato destinato agli interventi di assistenza, di sostegno alla popolazione e di ricostruzione “curati” dal Trentino in provincia de L’Aquila dopo il terremoto del 6 aprile 2009. Queste risorse si aggiungono ai 17.550.000 euro messi a disposizione dalla Protezione Civile nazionale ed ai 5 milioni di euro della Croce Rossa nazionale per finanziare gli interventi trentini. Ma come mai il presidente del consiglio Berlusconi quando parla degli interventi realizzati nelle zone terremotate non nomina il Trentino ma si riferisce sempre a cose compiute dal governo? 

Al contrario. Il premier non ha mai nascosto l’impegno di solidarietà trentino a favore del terremoto in Abruzzo. A questo proposito le riporto le parole dette da Berlusconi a Onna il 15 settembre 2009 in occasione della consegna delle casette trentine. Si tratta del famoso discorso pronunciato al momento di dare le chiavi di una delle casette a una signora che aveva perso la propria abitazione nel sisma: “l’era na promesa difizile ma l’aven mantegnua. Sperente che le serve per poco tempo, ma le casote le g’ha den ogni ben de Dio. Ghè anca el saon, la carne e le cuerte. Ghè proprio tuto. Siora, ghe consegno le ciave a ela perché l’è la parona de casa”.

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