La giunta provinciale ha dato il via alla procedura per la realizzazione di “Metroland”, la cosiddetta metropolitana di superficie che dovrebbe collegare i vari punti della provincia con un sistema di mobilità su rotaia. “Metroland” prevede quattro linee contraddistinte da quattro colori. La linea azzurra: Rovereto-Mori-Arco-Ponte Arche-Tione; la linea gialla: Trento-Mezzocorona-Dermulo-Malè; la linea bianca: Valsugana-Val di Fiemme-Val di Fassa; la linea verde: Borgo-Pergine-Trento. Costo totale 3440 milioni di euro. Niente da dire sulla bontà della scelta di trasferire su rotaia il traffico su gomma per diminuire l’inquinamento. Due sole considerazioni. La prima: è stata denominata linea VERDE proprio quella che collegherà Borgo Valsugana dove ci sono le acciaierie e Trento dove potrebbe sorgere l’inceneritore. Si tratta di una svista o è una presa in giro? La seconda: oltre ai dubbi relativi ai costi e alle dimensioni dell’opera, da molte parti è stato evidenziato il timore che a “Metroland” venga applicata la procedura di urgenza e che la sua gestione venga passata in tal modo alla protezione civile. Penso che questo difficilmente accadrà. Infatti in quanto a gestioni, diciamo così, disinvolte degli appalti, in Trentino ce la caviamo da soli. Diciamo che siamo Autonomi.
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