Vi sarete accorti che quest'anno c’è stato qualche disagio nella consegna dei doni di Natale.
E non parlo del malcontento dei papà che aumenta di anno in anno… Si, perché i papà non trovano giusto che le letterine se le dividano solo Babbo Natale e Jerry Scotti!
Il problema vero è che quest'anno si è aggiunta la questione del ritardo con il quale sono stati consegnati i doni.
In Valsugana i regali, attesi per la sera della vigilia di Natale, sono arrivati solo nella tarda mattinata del 25 dicembre, a Trento solo nel pomeriggio, a Rovereto e a Riva addirittura il giorno di Santo Stefano, domenica 26 dicembre.
Il motivo? Ve lo dico io! Il giorno della vigilia il povero Babbo Natale poteva partire con la sua slitta solo dopo le 24.
Iniziate a capire? Ancora no? Vi do qualche altro indizio. Come saprete Babbo Natale fa quel mestiere dalla notte dei tempi, alcune leggende dicono che Babbo Natale sia addirittura più vecchio di Giulio Andreotti, altre leggende, diffuse soprattutto nel Sud Italia, dicono che Babbo Natale sia Giulio Andreotti, c'è chi dice che Babbo Natale sia invece Nicola Di Bari.
E con che cosa trasporta i regali Babbo Natale? Con la sua slitta, la stessa da quando a diciotto anni si è iscritto alla scuola guida "Aurora boreale" e ha superato l'esame della patente.
Allora, avete capito qual è il problema? La slitta di Babbo Natale è vecchia, è un Euro 0, no scusate, è un ante Euro 1, e fino alle 24 di venerdì 24 in base al piano antismog non poteva circolare sulle strade comunali della Provincia. La notte di Natale Babbo Natale non poteva quindi consegnare i doni.
Fatto sta che non appena Dellai è stato informato che, per colpa delle polveri fini, non poteva ricevere il regalo che aveva chiesto a Babbo Natale (una macchinina nuova), è andato su tutte le furie e ha urlato: "Per tutti gli sprechi pubblici, fatemi parlare subito con l'assessore allo smog! ".
Mauro Gilmozzi, assessore all'ambiente e ideatore dell'ingegnoso Piano antismog (conosciuto anche come Incentivo provinciale alla rottamazione), ci ha messo un po' per rispondere al cellulare, perché stava pensando a come perfezionare il suo Piano in modo da renderlo più efficace. (Tra le novità a cui sta pensando l'assessore per purificare l'aria c'è l'obbligo per gli abitanti dei comuni con meno di diecimila abitanti di lasciare per tutto l'anno l'albero di Natale sul balcone. Nei comuni con più di diecimila abitanti oltre all'albero sarà obbligatorio lasciare sul balcone anche il presepe, purché misuri almeno un metro quadro, mentre per ridurre i disagi causati dagli spazi ristretti dei balconi dei condomini a Trento e a Rovereto sarà possibile sostituire l'albero con un presepe di almeno tre metri quadri. Vietati alberi e muschio sintetici, permesso appendere il presepe ad una parete o al soffitto, vietate le statuine di fabbri, fornai e polentari, che aumenterebbero le emissioni nocive, vietati i cammelli dei Re Magi ante Euro 1).
Nonostante le insistenze di Dellai l’assessore è stato irremovibile, niente deroghe a favore dei commercianti di Trento nelle domeniche d’oro e niente vantaggi per Babbo Natale: "Come tutti i turisti -le parole dell'assessore- parcheggi la slitta nel Piazzale ex Zuffo e poi vada in centro con il bus navetta gratuito".
Per fortuna il presidente non ha ceduto, un po’ per paura di perdere i voti delle mamme e dei papà, un po’ perché anche lui voleva il suo regalo ad ogni costo.
Il piano d'emergenza per la consegna dei doni è scattato appena in tempo dopo un consulto telefonico con l’assessore alle opere pubbliche Silvano Grisenti, notevolmente seccato perché stava terminando di fare il presepio (gli mancavano solo da asfaltare poche strade, quindi doveva ultimare la galleria che avrebbe facilitato il trasporto delle merci dei Re Magi e costruire la funivia che porta al Castello di Erode).
Affidata a Gilmozzi e Grisenti l'organizzazione logistica, il presidente della giunta si è messo alla guida della sua potente A8 e rombando si è diretto verso Piazzale ex Zuffo per prelevare Babbo Natale e dirigere la consegna dei regali. Babbo Natale appena ha visto la macchina ha chiesto a Dellai se A8 stava per A8… renne motrici, aggiungendo: "Quasi, quasi l'anno prossimo mando in pensione le renne e me ne compro una anch'io, anche perchè -ha aggiunto Babbo Natale strizzando l'occhio al presidente- anch'io sono della protezione civile, no?".
Grisenti nel frattempo ha richiamato d'urgenza gli autisti dei camion che smaltiscono il materiale estratto dalle gallerie di Martignano e ha fatto riempire i grandi cassoni di regali. A quel punto gli autisti hanno chiesto: "Dove scarichiamo assessore? A Novaledo, come al solito?".
Dopo aver chiarito che i regali andavano consegnati casa per casa, Grisenti ha detto agli autisti di dirigersi verso la Valsugana, Rovereto, Riva e Mezzolombardo. Allora gli autisti hanno detto: "Ma assessore non possiamo! I nostri camion sono Euro 0, anzi scusi, sono ante Euro 1: dobbiamo rispettare il Piano antismog!". Gilmozzi non se l’è sentita di discutere, l’aria stava diventando pesante… piena di polveri fini! L'assessore ha concesso così la prima deroga da quando è entrato in vigore il Piano antismog. Era la sera del 25 dicembre ed è iniziato a nevicare!
Purtroppo si è registrato qualche errore dovuto alla fretta: presso la sede trentina del Wwf è stato consegnato uno skipass per le piste della Val Jumela, mentre Giacomo Bezzi sotto l'albero ha trovato l'ultimo libro di Lucio Gardin, ma dopo una nottata di duro lavoro, grazie all'impegno degli operai del cantiere di Martignano, ogni trentino ha ricevuto il suo regalo. E anche Dellai, salutato Babbo Natale e ritornato a casa, ha finalmente potuto giocare con la macchinina che tanto attendeva.
Gli unici a rimanere scontenti sono stati i papà, che speravano di trovare sotto l’albero la Canalis, ma hanno trovato un cesto di specialità gastronomiche sarde.
Cari papà, non lamentatevi, non è andata poi così male… potevate beccarvi un cesto con specialità pugliesi: le gemelle Lecciso!
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