sabato 1 luglio 2006

HOMO CAMPING SAPIENS

Anche se è appena arrivato in campeggio, dopo dodici ore di viaggio… o meglio, quattro di viaggio e otto di coda… anche se sono le undici di sera ed è sudato come Galeazzi dopo una sauna… anche se deve montare la tenda alla luce di una pila e deve scaricare la macchina a mano, perché dopo le 22 non si entra nel campeggio con la macchina…  lui non si perde d’animo e dimentica tutto… la coda, il lavoro, le bollette…  recupera in fretta le forze e torna a sentirsi selvaggio, barbaro, primitivo… perché in un campeggio in mezzo alla natura l’uomo si riscopre Homo camping sapiens!
Il leone è il re della foresta, l'uomo è il re del campeggio… ritrova il gusto dei bisogni primari: costruire un riparo per la notte, andare a caccia, leggere la Gazzetta! Re del campeggio… per un'ora! Un'ora e cinque minuti per la precisione: il tempo di montare la tenda e andare al bagno a lavarsi le mani. Quando torna dal bagno e riceve il primo sberlone dalla moglie, perché prima di entrare in tenda non si è pulito le ciabatte sullo zerbino, capisce subito che mentre era in bagno si è consumato il golpe: nella tenda c'è un ordine militare e sono già stati assegnati i compiti per l'intera settimana. All'uomo in campeggio toccano tre compiti… e stavolta non ci sono scuse: niente riunioni di lavoro, né e-mail da inviare… l'uomo prepara la tavola, l'uomo lava i piatti, l'uomo fa la doccia ai bambini!

A questo punto solitamente nasce un problema di semantica sulle parole “preparare”, “lavare”, “pulire”… termini che per la donna hanno significati leggermente diversi rispetto all’uomo.

Mentre per la donna “preparare” la tavola significa trasformare il tavolo da campeggio nel tavolo di un ristorante d’alta classe, con tovaglioli piegati a cigno, sette posate e tre bicchieri a testa…
Per l'uomo “preparare” significa preparare, quindi preparare la tavola o preparare lo zaino non fa molta differenza: basta mettere degli oggetti sulla tavola in ordine sparso… cioè tipo i bastoncini dello Shanghai.

Mentre per la donna “lavare” i piatti , dopo anni di violenza psicologica perpetrata dalla pubblicità, significa specchiarsi nella pirofila…
Per l'uomo “lavare” significa lavare, quindi lavare i piatti, i capelli o i denti non fa molta differenza: ho visto uomini che in campeggio lavavano i piatti con lo shampoo, toglievano lo sporco più difficile con lo spazzolino e il dentifricio, prima dell’ultima passata con l'asciugamano del bidè.

Mentre per la donna fare la doccia ai bambini significa esaudire il sogno nel cassetto di lavorare in una beauty farm…
Per l'uomo fare la doccia significa “pulire” e “pulire” nel vocabolario maschile è un sinonimo di “lavare”, quindi fare la doccia ai bambini o lavare la macchina non è molto diverso… una bella passata con la spugna piena di shampoo, risciacquare, asciugare, meglio se con una pelle di daino, infine una mano di crema doposole lucidante… e la carrozzeria del bambino torna a splendere, come nuovo!

Alcuni uomini si sentono anche in dovere di procurare il cibo… è il caso del temutissimo Homo camping sub sapiens… sub sapiens non nel senso che è diventato scemo, ma nel senso che è subacqueo. L'appassionato di pesca subacquea solitamente esce in mare la sera e ritorna la mattina. Fossi la moglie qualche domanda me la farei…
La mattina l'Homo camping sub sapiens torna in tenda gongolante con una borsa piena di pesce fresco e viene subito ricompensato con… il solito sberlone, perché prima di entrare in tenda non si è pulito le pinne sullo zerbino. Sberlone tutto sommato meritato, perché  si era anche dimenticato di togliere lo scontrino della pescheria dalla borsa.
Perché l’Homo camping sub sapiens è temuto? Perché è il classico vicino di tenda che nella tarda mattinata di domenica inizia la grigliatona di pesce che dura dalle 6 alle 12 ore, neanche dovesse grigliare un'orca.
Al banchetto partecipano parenti ed amici provenienti da tutta la Riviera Adriatica, anche alcuni amici che erano in vacanza in Croazia, poi i gestori del campeggio, il bagnino, il sindaco e il prete del paese… neanche al tuo matrimonio c'erano tante persone. E tu, che sei lì a due metri che sbavi… niente, non ti offre neanche un totano.
Verso mezzogiorno il vento gira e dalla porta della tenda inizia ad entrare un fumo nero e denso. Che carbonella usa? Dei pneumatici?
Alle cinque, quando torni dalla spiaggia, vedi che nella tua tenda si sono formate delle stalattiti da cui gocciola dell'olio esausto, mentre sul pavimento entra un rigagnolo di unto che si trasforma in uno stagno… nel senso che nell’olio è disciolta la stagnola del pesce al cartoccio.
A tarda sera senti che i vicini hanno finito di mangiare, probabilmente la griglia si è fusa.
La mattina successiva ti alzi, puzzi di pesce più di un vecchio pescatore delle Lofoten, esci dalla tenda e vedi i vicini che stanno pasteggiando con le cozze avanzate dal giorno prima, spalmate di Nutella e inzuppate nel caffellatte. Guardi meglio, ti togli occhiali da sole e vedi che sono ricoperti d'olio. Non gli occhiali da sole… i vicini! L'Homo camping sub sapiens, più che un uomo un cormorano ricoperto di petrolio, con la bocca piena di cozze ti fa: "Dormito bene? Ieri sono venuti a trovarmi alcuni amici, spero di non avervi disturbato!". "Non si preoccupi -rispondi- è andato tutto liscio, liscio come l'olio!".

SRL: Scrittori a Responsabilità Limitata

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