giovedì 27 agosto 2009

THE HOFER SONS OF PANIZZA

Non passa giorno che non venga svolto un seminario, non si apra un dibattito, non si stampi un libro, non si organizzi un concerto, non si legga sul giornale un articolo su Andreas Hofer. Sarà pur vero che quest’anno ricorre il bicentenario della rivolta guidata dal comandante degli Schützen contro i bavaresi che all’epoca guidavano il Tirolo in alternanza con i francesi di Napoleone e con gli austriaci. Ma non mi sembra che per il Trentino sia giustificata questa corsa alla celebrazione di una figura, quella di Hofer, che se è molto importante per l’Alto Adige, appartiene ben poco alla nostra provincia. Avevamo davvero bisogno di tutti questi avvenimenti?

Non vorrà scherzare. Per il Trentino Andreas Hofer è una figura mitica, un personaggio di cui tutti parlano, un ideale umano per il quale non si organizzeranno mai abbastanza occasioni per conoscerne la storia. Penso si possa affermare senza timore di smentita che nella nostra provincia la sua importanza è seconda solo a quella di Lorenzo Dellai e di Babbo Natale. Non si spiegherebbe altrimenti come mai le 12 compagnie trentine degli Schützen, gruppo che sta rivaleggiando in popolarità con il corpo dei vigili del fuoco volontari, abbia ottenuto dalla provincia 120 mila euro per l’acquisto delle loro divise. Per capire l’importanza per il Trentino di Hofer e degli Schützen, basti dire ancora che il bicentenario della rivolta Hoferiana sta impegnando praticamente a tempo pieno l’assessore provinciale alla cultura Franco Panizza. Le celebrazioni sono state il solo motivo capace di distogliere l’assessore dal suo interesse primario: i Bastard sons of Dioniso. Gruppo del quale l’assessore potrà tornare ad occuparsi interamente in occasione dell’uscita del nuovo cd del gruppo rock trentino, prevista per il prossimo autunno.

Nessun commento: