Come è andata a finire con il problema dell’impianto di biocompostaggio di Campiello di Levico? Si è poi capito di chi è la responsabilità di quello indecenza che sta avvelenando gli abitanti della zona con i suoi odori? Sono stati dati permessi alla leggera per la sua costruzione o sono i controlli della Provincia che mancano? Ed è possibile che ancora non si sia trovata una soluzione al problema?
Il problema del biocompostaggio in realtà non ha niente a che fare né con permessi accordati in modo poco ragionato né con la mancanza di controlli o altro. L’USE (ufficio di strategia elettorale) della giunta provinciale ha diramato recentemente un comunicato secondo il quale l’impianto è stato costruito con il solo ed unico intento di fare perdere al presidente Dellai i voti degli elettori della Valsugana. La motivazione di questa iniziativa era quella di verificare quanti voti il Governatore poteva permettersi di perdere in vista delle elezioni del prossimo ottobre, senza per questo compromettere la sua rielezione a presidente della giunta. In pratica una sorta di prova di forza. Però, dopo aver visto che anche nelle vallate in cui non era presente nessuna attività di biocompostaggio i sondaggi elettorali per Dellai non erano poi così incoraggianti, sembra sia stato deciso di fare spostare l’impianto.
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