Sono un dirigente della Provincia Autonoma di Trento. Le scrivo per chiederle un consiglio. Sono in possesso di alcuni oggetti che mi sono stati regalati in occasione delle festività natalizie degli ultimi anni. Si tratta di oggetti di cui non so la provenienza perché a casa mia quando si scartano i pacchi c’è sempre un po’ di confusione e non mi ricorderei proprio chi possa avermeli mandati. I regali sono una gondola veneziana a pile in plastica con il gondoliere che canta, una boccia con all’interno il duomo di Trento che quando la capovolgi viene giù la neve e alcuni pupazzi di peluche in scala che rappresentano l’orsa Jurka e i suoi figli. Ora, vista la delicatezza dell’argomento doni in questo momento nel quale si sospetta che si tratti di tentativi di conquistare piaceri e conoscenze, non vorrei si pensasse che ho accettato regali da persone che volevano poi favori da me, non so se mi capisce. Ho saputo che il presidente Dellai in una situazione simile ha consegnato dei candelabri d’argento e un oggetto in cristallo Swarovski che ha ricevuto in dono al museo del Buonconsiglio. Io però non vorrei che i miei doni venissero esposti al pubblico. Non sia mai fossero regali di mia suocera o di mia cognata e io non me ne sono accorto. Chi le sentirebbe poi? Dove potrei rivolgermi?
La Provincia ha un ufficio apposito che si occupa proprio di questo. Si tratta dell’ URL (Ufficio Regali Pacchiani). L’ufficio, che occupa due capannoni, è preposto alla raccolta, alla catalogazione ed alla conservazione di tutti i presenti e gli omaggi che in questi anni sono pervenuti agli amministratori e ai dirigenti della Provincia. Vi si possono trovare targhe, coppe, candelabri, bigiotteria e quant’altro è stato regalato in questi anni da donatori dei quali non si riesce a risalire all’identità.
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