La prima neve della stagione ha provocato tali disagi che non sembrava neanche di stare in Trentino, luogo montuoso per eccellenza, ma in una regione del sud dove dal punto di vista organizzativo non si riesce ad affrontare le situazioni di maltempo. Sinceramente non penso sia accettabile che la strada statale 47 della Valsugana rimanga paralizzata per una mattina come è accaduto lunedì 24 novembre. Qual è stato il problema? Non ci sono abbastanza mezzi spalaneve? Oppure è vero che la colpa è da dare agli automobilisti che non avevano le catene da neve? In tal caso spero che per questi fenomeni si prendano dei provvedimenti.
Sembra effettivamente che uno dei motivi che hanno causato le code sulla statale della Valsugana nei giorni scorsi, sia stato il mancato uso delle catene su molte automobili e su alcuni mezzi pesanti. Nel suo saggio “Automobilismo e comportamenti socialmente disturbati” lo psicologo Guido Sicuro definisce cretini motorizzati gli automobilisti che durante una nevicata affrontano un viaggio senza gomme specifiche e catene. Nel caso si tratti di guidatori di mezzi pesanti, la definizione si specifica con il titolo di imbecillismo da patente superiore. Il nuovo codice della strada prevede che gli automobilisti rimasti in coda per ore, arrivando magari tardi al lavoro, possano utilizzare chi non aveva montato le catene come bersaglio per le palle di neve. Alla fine della “lapidazione” gli incauti guidatori verranno trasformati in pupazzi di neve che rimarranno esposti durante le feste di Natale in piazza Duomo a Trento. Nel caso dei pupazzi-camionisti è previsto anche l’uso di una carota ma non da utilizzare per il naso.
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