La Provincia autonoma di Trento finanzierà l’installazione di speciali filtri anti particolato per abbattere l’emissione di fiumi nocivi derivanti dalle stufe a legna delle abitazioni. Il progetto rientra nelle misure previste dal “piano generale per la qualità dell’aria”. L’APPA (agenzia provinciale per l’ambiente) ha dato il via libera al piano. Per il prossimo inverno quindi il nuovo passatempo degli esperti dell’ambiente provinciali non sarà più “spolvera le polveri (fini)” con il consueto corollario di targhe alterne, sforamenti, deroga agli sforamenti etc, ma “stufa la stufa”. Appena appresa la notizia il protocollo di Kyoto si è dimesso.
Da qualche tempo in tutti i bar del Trentino è obbligatorio esporre le tabelle che evidenziano la quantità di alcolici ingeriti sufficienti a superare il limite di legge. Gli ideatori del provvedimento sono convinti che chi si ubriaca regolarmente lo fa solo perché non è a conoscenza di quanti bicchieri servono per essere fuori limite. Chi si ubriaca regolarmente è convinto che gli ideatori del provvedimento siano molto più ubriachi di loro.
Secondo l’indagine annuale dell’ufficio statistica della Provincia di Trento intitolato “Aspetti di vita quotidiana”, le donne si occupano dei lavori domestici per 28 ore settimanali, mentre gli uomini lo fanno solo per 7. La cosa sembra abbia toccato i sentimenti di un gruppo di maschi trentini, che hanno deciso di dare una svolta a questo tipo di abitudine. Dopo essersi uniti in comitato, la prima iniziativa è stata quella di stilare un documento che è stato prontamente recapitato ai responsabili dell’ufficio statistica. Sembra che al primo punto ci sia la richiesta che giocare alla playstation ed andare al bar vengano rubricati alla voce “faccende domestiche”.
La giunta provinciale di Trento ha recentemente approvato una delibera con la quale ha stanziato 22 milioni di euro per permettere ai cittadini di richiedere un rimborso per cure odontoiatriche sia presso l’azienda sanitaria che presso studi privati. Stranamente pare che i dentisti trentini non abbiano recepito con facilità queste disposizioni. Sembra che la giunta abbia allora deciso di rivolgersi agli studi dentistici della Croazia, i cui titolari si sono subito dimostrati entusiasti della proposta.
A Gardolo, una giocata al Superenalotto ha portato alla vincita di un milione di euro. Ancora non si conosce il nome del fortunato vincitore ed ovviamente è scattata la curiosità per scoprirne l’identità. I pettegolezzi degli abitanti di Gardolo sembrano portare ad un noto frequentatore della tabaccheria dove è stato giocato il tagliando vincente. Si tratterebbe di “Bepi apecar”, chiamato così perché si vede spesso a bordo di quello che è il suo unico mezzo di locomozione. Lui nega con fermezza di essere il fortunato. “Magari!” ha dichiarato con un sorriso mentre scendeva dalla sua Ferrari nuova.
Per risolvere il problema della prostituzione nelle strade sembra che il Comune di Trento voglia dirottare le lucciole in una zona decentrata e a loro riservata. A quanti hanno criticato la decisione, dicendo che in questa maniera si tornava praticamente alle “case chiuse”, dagli uffici di via Belenzani è stato risposto che non si tratta di niente del genere. Infatti l’operazione ha una denominazione totalmente differente. Si chiamerà infatti “quartieri chiusi”.
Il ministro della funzione pubblica Brunetta, nella sua lotta agli sprechi nella pubblica amministrazione, ha pensato anche al Trentino e sembra abbia deciso di “verificare la funzionalità” dell’ Istituto Ladino di Fassa, del Mart, dell’Istituto Mocheno Cimbro, del Museo degli usi e costumi della gente trentina e del Museo del Castello del Buon Consiglio. Dellai ha commentato: “Brunetta pensi prima agli enti inutili statali”. A tal proposito ne ricordiamo alcuni: l’Istituto Opera Pia per la Cura Balneare Marina, il Consorzio Idraulico di Terza Categoria per i Corsi d’Acqua, l’Ufficio accertamenti e notifica sconti farmaceutici e per ultimo l’Ispettorato Generale per gli Affari e per la Gestione del Patrimonio degli Enti Disciolti.
Un recente studio in materia di evasione fiscale ha rivelato che la consuetudine di non rilasciare fatture da parte di titolari di partita iva in Trentino provoca un “costo” pro capite per ogni cittadino di 468 euro. In pratica è come se ogni residente in Trentino evadesse 468 euro. Il presidente dell’ATNE, Associazione Trentini Non Evasori, vista l’impossibilità di impedire la pratica dell’ ha commentato così la notizia: “L’unica cosa che ci resta è lanciare delle maledizioni agli evasori. Le più gettonate sono: diarrea cronica, alitosi da aglio perenne e ispezione della guardia di finanza”.
Sta prendendo sempre più piede anche in Trentino l’iniziativa di vari locali pubblici di bloccare fino alla primavera il prezzo del cornetto e del caffè, in modo da permettere ai consumatori abituali di questi due prodotti di potere continuare a farlo. La lodevole iniziativa è ovviamente inutile per chi non fa la colazione al bar. Sembra che in tal senso siano state fatte da alcune associazioni di consumatori le richieste di blocco del prezzo dei seguenti prodotti: benzina e gasolio, pane e pasta, rata del mutuo.
SRL: Scrittori a Responsabilità Limitata
Da qualche tempo in tutti i bar del Trentino è obbligatorio esporre le tabelle che evidenziano la quantità di alcolici ingeriti sufficienti a superare il limite di legge. Gli ideatori del provvedimento sono convinti che chi si ubriaca regolarmente lo fa solo perché non è a conoscenza di quanti bicchieri servono per essere fuori limite. Chi si ubriaca regolarmente è convinto che gli ideatori del provvedimento siano molto più ubriachi di loro.
Secondo l’indagine annuale dell’ufficio statistica della Provincia di Trento intitolato “Aspetti di vita quotidiana”, le donne si occupano dei lavori domestici per 28 ore settimanali, mentre gli uomini lo fanno solo per 7. La cosa sembra abbia toccato i sentimenti di un gruppo di maschi trentini, che hanno deciso di dare una svolta a questo tipo di abitudine. Dopo essersi uniti in comitato, la prima iniziativa è stata quella di stilare un documento che è stato prontamente recapitato ai responsabili dell’ufficio statistica. Sembra che al primo punto ci sia la richiesta che giocare alla playstation ed andare al bar vengano rubricati alla voce “faccende domestiche”.
La giunta provinciale di Trento ha recentemente approvato una delibera con la quale ha stanziato 22 milioni di euro per permettere ai cittadini di richiedere un rimborso per cure odontoiatriche sia presso l’azienda sanitaria che presso studi privati. Stranamente pare che i dentisti trentini non abbiano recepito con facilità queste disposizioni. Sembra che la giunta abbia allora deciso di rivolgersi agli studi dentistici della Croazia, i cui titolari si sono subito dimostrati entusiasti della proposta.
A Gardolo, una giocata al Superenalotto ha portato alla vincita di un milione di euro. Ancora non si conosce il nome del fortunato vincitore ed ovviamente è scattata la curiosità per scoprirne l’identità. I pettegolezzi degli abitanti di Gardolo sembrano portare ad un noto frequentatore della tabaccheria dove è stato giocato il tagliando vincente. Si tratterebbe di “Bepi apecar”, chiamato così perché si vede spesso a bordo di quello che è il suo unico mezzo di locomozione. Lui nega con fermezza di essere il fortunato. “Magari!” ha dichiarato con un sorriso mentre scendeva dalla sua Ferrari nuova.
Per risolvere il problema della prostituzione nelle strade sembra che il Comune di Trento voglia dirottare le lucciole in una zona decentrata e a loro riservata. A quanti hanno criticato la decisione, dicendo che in questa maniera si tornava praticamente alle “case chiuse”, dagli uffici di via Belenzani è stato risposto che non si tratta di niente del genere. Infatti l’operazione ha una denominazione totalmente differente. Si chiamerà infatti “quartieri chiusi”.
Il ministro della funzione pubblica Brunetta, nella sua lotta agli sprechi nella pubblica amministrazione, ha pensato anche al Trentino e sembra abbia deciso di “verificare la funzionalità” dell’ Istituto Ladino di Fassa, del Mart, dell’Istituto Mocheno Cimbro, del Museo degli usi e costumi della gente trentina e del Museo del Castello del Buon Consiglio. Dellai ha commentato: “Brunetta pensi prima agli enti inutili statali”. A tal proposito ne ricordiamo alcuni: l’Istituto Opera Pia per la Cura Balneare Marina, il Consorzio Idraulico di Terza Categoria per i Corsi d’Acqua, l’Ufficio accertamenti e notifica sconti farmaceutici e per ultimo l’Ispettorato Generale per gli Affari e per la Gestione del Patrimonio degli Enti Disciolti.
Un recente studio in materia di evasione fiscale ha rivelato che la consuetudine di non rilasciare fatture da parte di titolari di partita iva in Trentino provoca un “costo” pro capite per ogni cittadino di 468 euro. In pratica è come se ogni residente in Trentino evadesse 468 euro. Il presidente dell’ATNE, Associazione Trentini Non Evasori, vista l’impossibilità di impedire la pratica dell’ ha commentato così la notizia: “L’unica cosa che ci resta è lanciare delle maledizioni agli evasori. Le più gettonate sono: diarrea cronica, alitosi da aglio perenne e ispezione della guardia di finanza”.
Sta prendendo sempre più piede anche in Trentino l’iniziativa di vari locali pubblici di bloccare fino alla primavera il prezzo del cornetto e del caffè, in modo da permettere ai consumatori abituali di questi due prodotti di potere continuare a farlo. La lodevole iniziativa è ovviamente inutile per chi non fa la colazione al bar. Sembra che in tal senso siano state fatte da alcune associazioni di consumatori le richieste di blocco del prezzo dei seguenti prodotti: benzina e gasolio, pane e pasta, rata del mutuo.
SRL: Scrittori a Responsabilità Limitata
Nessun commento:
Posta un commento