giovedì 29 ottobre 2009

SEI LEGISLATURE PER MATUSALEMME

Da più parti si sente spesso invocare la necessità di svecchiare i quadri della politica e dell’amministrazione pubblica. Mi potrebbe spiegare allora come mai la Regione Trentino Alto Adige ha intenzione di aumentare fino a sei il numero di legislature per gli assessori comunali? In pratica un assessore potrà amministrare un Comune per trent’anni! L’assessore Cogo aveva avanzato la proposta di dare un limite di “soli” quindici anni ai mandati degli assessori comunali, mentre il presidente Durnwalder voleva che venisse cancellato ogni tetto alle candidature degli amministratori locali. È vero che quello riguardante le sei legislature è stato un accordo tra la Südtiroler Volkspartei e il Partito Democratico per evitare la crisi in giunta regionale?

Detta così sembra che il presidente Durnwalder e l’assessore Cogo siano come due bambini dell’asilo che litigano perché non vogliono mettersi d’accordo su che gioco utilizzare per divertirsi insieme, ma che il primo ad esempio voglia che si giochi solo con i soldatini e la seconda invece preferisca le bambole. Un esperto di politica molto vicino alla sede del consiglio regionale altoatesino (un mio cugino che lavora in un bar di piazza duomo a Bolzano) ritiene che in realtà l’accordo delle sei legislature vada bene sia all’Svp che al Pd. Questo perché con il limite delle tre legislature il partito di Durnwalder avrebbe perso circa 200 assessori a scapito magari della destra sudtirolese. Una situazione questa che non sarebbe andata bene a nessuno dei due partiti alleati. La cosa più importante a mio parere è che con la sola controindicazione di avere degli amministratori Matusalemme che potranno rimanere incollati alla poltrona di assessore per trent’anni, si potrà, usando le parole del capogruppo del Pd Luca Zeni: “porre finalmente un limite preciso ai mandati”. E bisogna riconoscere che avere un limite di trent’anni ai mandati di assessore era proprio il desiderio più urgente che avevano i cittadini del Trentino e dell’Alto Adige.

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