giovedì 8 ottobre 2009

L’INNO AL TRENTINO

Si è più saputo niente riguardo all’iniziativa del consigliere provinciale della Lega Nord Alessandro Savoi di correggere il testo dell’ “Inno al Trentino”? Mi ricordo che Savoi voleva sostituire le parole “Italico cuore, italica mente, italica lingua qui parla la gente” con “Trentini nel cuore, trentina la mente, fortezza e coraggio possiede la gente”. Inoltre il consigliere voleva aggiungere al testo (che vorrei ricordare risale al 1915) la frase nuova di zecca: “Tra rocce cangianti nel limpido cielo, volteggia maestosa un’aquila in volo. La nobil figura protende l’artiglio sul nostro vessillo ch’è bianco e vermiglio”. Mi sembra di avere capito che tali cambiamenti dovrebbero, secondo Savoi, rendere meno nazionalista e più territoriale il testo della canzone. Secondo lei ci sono delle possibilità che queste correzioni vengano attuate?
A tutt’oggi, le uniche conseguenze che la proposta del consigliere Savoi sembra avere determinato, sono le seguenti: 1) il calciatore della nazionale italiana, l’argentino Camoranesi, famoso per non cantare “Fratelli d’Italia” prima delle partite, ha suggerito di sostituire l’inno di Mameli con l’inno di Savoi; 2) durante una seduta spiritica Goffredo Mameli ha suggerito la stessa cosa dichiarando: “così la gente la smetterà di lamentarsi del mio”; 3) sembra che Marco Carta, l’ultimo vincitore del festival di Sanremo, voglia contattare Savoi per proporgli di scrivere il testo della canzone che porterà al festival 2010; 4) Mara Maionchi ha indetto una conferenza stampa dichiarando che i “The bastard sons of Dioniso”, dal punto di vista dei testi delle canzoni, sono a posto così.

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