domenica 20 settembre 2009

NAZI PAZIENTI DAL DENTISTA. Lettera sul quotidiano "L'Adige"

Alcuni giorni fa ero nella sala d’attesa del dentista. Con me erano in attesa anche una signora anziana e un signore di circa 60 anni. Come succede tra estranei, abbiamo parlato un po’ del tempo, poi io mi sono messo a leggere mentre le altre due persone hanno continuato a chiacchierare. Dopo alcuni minuti ho afferrato dei brandelli di conversazione che venivano dai miei due compagni di attesa. Paziente uomo: “Si, ormai sono dappertutto. Non si sa più come fare”. Paziente donna: “Per risolvere il problema dovrebbe tornare per un paio d’anni quello con i baffi”. Paziente uomo: “Si. Ci metterebbe un attimo a rimettere in moto i forni”. Cavoli, stavano parlando di cremare degli extracomunitari, ma come avrebbero potuto farlo due naziskin senza cervello, non due signori in attesa di entrare dal dentista. Ho fatto appena in tempo a formulare questo pensiero che sono stato chiamato per fare la pulizia dentale. Ancora scosso dal dialogo dei due nazi-pazienti, sono entrato nell’ambulatorio e mi sono seduto sulla poltrona da dentista. Devo confessare che mi aspettavo di vedere entrare da un momento all’altro Christian Szell, il dottore psicopatico nazista interpretato da Laurence Olivier del film “Il Maratoneta”di John Schlesinger. Szell-Olivier avrebbe iniziato a chiedermi con insistenza: “È sicuro”? come faceva nel film con Dustin Hoffman appena prima di torturargli i denti. Invece è entrata l’igienista dentale che ha iniziato a farmi la pulizia dei denti. Solo in quel momento ho capito che non c’era niente fuori dalla norma, a parte ovviamente i due nazi-pazienti in sala d’attesa, e mi sono rilassato (per quanto sia possibile farlo su una poltrona da dentista).

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