giovedì 11 marzo 2010

SONDAGGI LAPIDARI

Ho visto che ad Ala è stata recentemente scoperta una lapide dedicata ad Andreas Hofer. Dopo un 2009 saturo di celebrazioni hoferiane, durante il quale tra convegni, rievocazioni e pubblicazioni se ne sono andati un bel po’ di soldi pubblici, si pensava che la cosa fosse finita lì. Non entro in merito alla questione caduti trentini “italiani” o “austriaci” della prima guerra mondiale di cui si è letto sui giornali. E nemmeno all’opportunità di celebrare un personaggio storico tirolese come se fosse trentino. Dico solo che il timore di molti è quello che anche dopo l’anno del bicentenario della morte di Hofer, si possa andare avanti ad oltranza sulla linea delle costose celebrazioni. E di quella lapide, c’era proprio bisogno?

Andreas Hofer trascorse una notte a palazzo Taddei ad Ala durante il viaggio verso Mantova dove sarebbe stato processato e fucilato. Nel corso della notte l’eroe tirolese si accorse che i suoi carcerieri si erano addormentati e stavano per morire a causa delle esalazioni del fuoco del caminetto. Invece di liberarsi e fuggire Hofer preferì dare l’allarme e salvare dalla morte i suoi aguzzini. La lapide è stata posata, come ha affermato l’assessore provinciale alla cultura Panizza, “perché i giovani possano imparare a considerare tutti, anche i “nemici”, come fratelli e sorelle”. In molti sperano che sull’onda dell’entusiasmo adesso non si vada avanti a disseminare il Trentino di lapidi hoferiane dedicate alle più svariate ricorrenze: il luogo dove gli spuntò il primo dentino, la chiesa dove fece la prima comunione, la taverna dove partecipava alla cena dei coscritti etc. Per quanto riguarda la questione sulla “trentinità” dell’eroe tirolese, un recente sondaggio effettuato dal dipartimento studi hoferiani di Terza Pagina ha evidenziato che per gli abitanti della nostra provincia il personaggio più importante della storia trentina è stato proprio Andreas Hofer, il quale ha preceduto di parecchio nelle preferenze Alcide Degasperi e Daniele Groff.

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