giovedì 18 marzo 2010

ECCESSI DEMOGRAFICI

In Trentino, come riportato dai rilevamenti statistici, stiamo assistendo ad una crescita demografica inarrestabile. La popolazione residente in provincia è di circa 520 mila persone. Parlando solo dei primi cinque Comuni si nota che Trento è ormai oltre i 115 mila abitanti, Rovereto oltre i 37 mila, Pergine Valsugana oltre i 20 mila, Arco oltre i 16 mila, Riva oltre i 15 mila. Purtroppo, come fatto notare da più parti, a questo incremento di popolazione non corrisponde un adeguamento dei servizi e della qualità della vita. Le scuole sono sottodimensionate a partire dagli asili nido in su. Ci sono sempre più automobili e sempre meno posti di lavoro. I dati statistici riportano che la popolazione trentina è in crescita non tanto per l’incidenza del saldo naturale anche se esso è decisamente positivo, ma piuttosto per l’entità molto consistente del saldo migratorio o sociale. Come si può arginare questa esplosione demografica prima che faccia arrivare la nostra provincia al collasso?

Il servizio razionalizzazione demografica della Provincia sta predisponendo dei sistemi per cercare di mantenere la popolazione trentina ad un livello numerico che permetta da una parte un’erogazione di servizi adeguata e una buona qualità di vita e dall’altra la possibilità per politici e amministratori di continuare a fare le promesse elettorali che meglio credono. A breve verranno introdotti dei punti di frontiera sui confini provinciali per impedire tutti gli accessi superiori ai 520 mila abitanti, numero che sarà evidenziato su appositi display, un po’ come succede all’entrata dei parcheggi a pagamento. Si sta pensando inoltre a una campagna informativa sull’uso del preservativo per limitare la natalità sul territorio provinciale. Questo secondo provvedimento sembra però molto contrastato dalla curia trentina, da sempre contraria ai sistemi di controllo delle nascite.

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