sabato 2 luglio 2011

IL SALE SULLA CODA

Quando si è in coda in un ufficio qual è la cosa che dà più fastidio? A parte lo stare in coda, ovviamente. È ancora più seccante lo stare in coda dopo avere preso un appuntamento parecchio tempo prima. Ma d’altronde non è che ci si può fare molto. O almeno, poteva farci qualcosa chi ha fissato l’appuntamento magari per più persone alla stessa ora. Ecco: dà più fastidio avere l’appuntamento per le 11 e accorgerti che ce l’hanno anche altre due persone. E dà più fastidio anche dovere litigare con entrambi per decidere a chi tocca per primo. E magari anche con l’impiegato  e sentirsi dire che il calendario degli appuntamenti non lo redige lui ma il collega che è in ferie. Ci sono altre variabili che potrebbero aggravare la già grave situazione di fastidio: alitosi di quello che sta dietro di te; logorrea di quello che sta davanti a te; alitosi e logorrea combinate di uno o l’altro dei due o magari di entrambi. Ma pensandoci bene, la cosa che più dà fastidio in una coda, è che non appena finalmente tocca a te e proprio mentre hai guadagnato il bancone e l’impiegato dice: “dica” e tu apri la bocca per chiedere quell’informazione per la quale hai prenotato tempo fa, ti sei fatto due ore di coda insieme a logorroici con l’alito pesante, non appena dicevo stai per chiedere quell’informazione… suona il telefono sul bancone. L’impiegato ti dice: “attenda un attimo”, perché si sa che il telefono quando suona ha la precedenza su tutto e tutti, e risponde. E tu capisci dalle sue parole che la persona dall’altra parte dell’apparecchio, evitandosi di chiedere appuntamenti e di fare code, chiede la stessa informazione che stavi per chiedere tu. E l’impiegato, invece di fissargli un appuntamento, gli dice quello che l’altro vuole sapere e che anche tu vuoi sapere, con la differenza che tu per saperla, ti sei sorbito quanto sopra. E te lo immagini, quello dall’altra parte del telefono, mentre sta seduto al tavolino all’aperto del bar in questa splendida giornata mentre tu sei in coda. Un cameriere gli sta servendo uno spritz e lui, pagando, dice all’impiegato che ti sta facendo attendere: “attenda un attimo”. E dopo avere appoggiato il cellulare sul tavolino e messo via il resto, riprende la comunicazione e si fa dire quello che ora sai anche tu. E tu, una volta che l’impiegato ha riagganciato, ti tocca fare finta di non avere sentito la sua risposta, rifai la domanda, ti ascolti la risposta che già conosci, ringrazi, saluti e te ne vai.

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