giovedì 8 settembre 2011

MAURO GILMOZZI (Assessore provinciale agli Enti locali)

Commentando la possibilità data ai Comuni di segnalare eventuali casi di evasione fiscale, ottenendo in cambio l’incasso delle somme di denaro recuperate.

“L’idea del Comune controllore e delatore è contraria al principio di responsabilità e di coesione sociale che invece l’ente dovrebbe promuovere”.

Dello stesso avviso sembra essere la maggioranza dei sindaci trentini. Non si capisce cosa centrino la responsabilità e la coesione sociale con la lotta a chi froda lo stato non pagando le tasse. Non mi riferisco ai lavoratori dipendenti, ai quali vengono puntualmente applicate le trattenute in busta paga, (ogni lettore sa quali sono le categorie, diciamo così, più disinvolte nel non pagamento delle tasse). Se a questo aggiungiamo che pochi giorni fa i sindaci si sono opposti all’idea di accorpamento dei piccoli Comuni per tagliare una parte delle spese pubbliche, si capisce quale sia la principale preoccupazione dei primi cittadini trentini: “giù le mani dalla mia poltrona anche se piccola e non chiedetemi di aiutare a recuperare soldi da chi li evade che poi magari non mi vota più”. Non sembra che in questa frase siano contenuti grandi principi di responsabilità e coesione sociale.

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