mercoledì 27 febbraio 2013

TUTTI A PINZOLO A (NON) VEDERE L'INTER



Leggo su un quotidiano locale che il Comune di Pinzolo ha recentemente erogato un “ulteriore” contributo di 50 mila euro al Comitato che l’estate scorsa ha organizzato il ritiro dell’Inter in Val Rendena. L’articolo si pone la domanda: “altri 50 mila rispetto a un contributo iniziale di quanti euro?”. Né l’assessore al turismo di Pinzolo né la presidente del Comitato (che sono tra l’altro la stessa persona), hanno per il momento saputo dirlo con certezza: “i dati esatti li potremo dare in occasione della presentazione del bilancio”, è stata la risposta. Per capire quale possa essere stata questa spesa, ho fatto un giro in internet. Il sito www.sport.sky.it si riferisce al ritiro dell’Inter del 2011: “nei 13 giorni di ritiro, costati a Comune e sponsor vari mezzo milione di euro, spesi in ospitalità, gestione dei campi, allestimenti in sala stampa e nelle vie del paese, la società nerazzurra ha permesso il rientro (e non solo) dei soldi investiti grazie a numeri esorbitanti: 100 mila presenze durante il ritiro, 60 mila posti letto esauriti, quasi 9 mila panini venduti nei bar, quintuplicati gli incassi degli esercenti di Pinzolo rispetto a un anno fa”. Ricapitolando: i soldi spesi (in gran parte pubblici, quindi nostri) sono tanti, ma tante sono anche le ricadute (non per tutti noi ma per le attività ricettive di Pinzolo. Io l’anno scorso a Pinzolo ci sono stato, per fare respirare ai ragazzi della cooperativa dove lavoro un po’ di aria buona e un po’ dell’atmosfera che si crea intorno a una squadra di calcio. Per l’aria buona c’è andata bene, per il resto no. Si, perché dopo avere controllato sul sito dell’Apt di Pinzolo se la mattina in questione era previsto l’allenamento dell’Inter, abbiamo preso contatto con un’ addetta dell’ufficio turistico che ci ha fatto avere i pass. Il fatto è che quella famosa mattina dei giocatori non ne abbiamo visto neanche mezzo. Si perché la squadra svolgeva lavoro atletico in un tendone chiuso e l’unica altra occasione di contatto con il pubblico è stata l’uscita ad alta velocità dei pulmini con i giocatori a bordo dal cancello del centro sportivo. Peccato per i ragazzi che erano con me che ancora se lo ricordano di (non) avere visto i loro beniamini. Peccato per le migliaia di turisti che a loro volta (non) hanno visto un tubo. Fosse stato di saperlo… Ecco, se una piccola parte del mezzo milione di euro che costa l’Inter a Pinzolo venisse investito nel divulgare meglio il programma delle “fatiche” giornaliere dei calciatori, sarebbe una bella cosa.

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