“Eppure la tabella di marcia era perfetta”, sono queste le ultime parole prima dello svenimento del turista del nord Italia dopo quattro ore di coda in una macchina che più che una famigliare tedesca sembra una sauna finlandese. Il programma non prevedeva proprio 12 ore di viaggio per fare 600 chilometri: partenza intelligente all'alba, arrivo previsto per le 11, massimo mezzogiorno, pranzo leggero, montaggio veloce della tenda, pennichella sull'amaca, poi in acqua!
Questo era il programma, in realtà non aveva fatto i conti con un fattore chiave, fattore chiavata in questo caso: il ponte festivo in Germania! Ogni volta che vai al mare, alta o bassa stagione, in Germania c'è il ponte… e i tedeschi se c'è il ponte non è che fanno come noi, non vanno sulle Alpi a trovare i nonni, no, i tedeschi devono venire in Italia: 3 giorni di ponte, 3000 chilometri !
Perché in Germania non inventano qualcosa di estivo tipo l'insalata di crauti e banane, i wurstel al gusto Puffo o lo stinco-gelato da leccare ricoperto di cioccolato e senape, così gli passa la voglia di piadina alla Nutella!
Ma che lo facciano veramente il ponte in Germania: un ponte da Monaco a Rimini, con deviazioni per il Lago di Garda e Venezia, così sulle autostrade in Italia si viaggia tranquilli! Un po' troppo impattante? Allora tenetevi le code dal Brennero a Rimini…
Esci dall'A22 e pensi di andare spedito in Riviera o al confine… in elicottero forse, non certo in macchina! Non serve avere in macchina il santino di Padre Pio, non serve guardare i bollini del calendario delle partenze, non serve ascoltare Isoradio: tu sai già che in estate, qualsiasi giorno della settimana, a qualsiasi ora del giorno, a Bologna e a Mestre ci sono code!
Avevi calcolato tutto: arrivo a Bologna, o a Mestre, in prima mattinata, poi, superato il raccordo, t'immaginavi già all'Autogrill con caffettino e brioche. Ti ritrovi a Bologna, o a Mestre, fermo, a mezzogiorno spaccato, immerso in una cappa di smog. Mezzogiorno di fuoco: sembra di essere nel deserto, nel Grand Canyon (Grand Camion visto che siamo in autostrada). Altro che caffettino e brioche, per un panino al salame e una birra ghiacciata venderesti un rene!
Dopo un quarto d’ora di coda il climatizzatore raffredda più o meno come la ventola del forno: col pane che hai in macchina potresti fare tranquillamente delle bruschette, il prosciutto crudo si è cotto, il salame sta sudando più di te, sul cruscotto puoi tranquillamente fare una grigliata, l'acqua minerale sta bollendo… volendo basta salarla e buttare la pasta.
Attenzione, non aprite i finestrini: la temperatura dell'asfalto e l'aria inquinata dai gas di scarico creano un'atmosfera simile a quella di Mercurio! Fa così caldo che le lucertole vanno in giro con gli occhiali da sole, i serpenti si mettono la crema solare, i ricci attraversano la strada cercano di suicidarsi, ma sono talmente sfigati che le macchine sono ferme!
Dopo mezz'ora di coda Isoradio, con la dovuta calma, informa che a Bologna e a Mestre il traffico è intenso e consiglia l'uscita che vedi vicina, molto vicina… nello specchietto retrovisore.
Dopo un'ora Isoradio informa che a Bologna e a Mestre la situazione sta tornando alla normalità… tu sei fermo. Il volante è diventato ovale e per sterzare avresti bisogni di un paio di guanti da forno, le lancette del contachilometri si sono afflosciate, l'arbre magique che hai attaccato allo specchietto sta perdendo le foglie, il cd che stai ascoltando si è fuso all’interno del lettore come una sottiletta. I intanto sulla tangenziale che corre parallela all'autostrada le macchine vanno che è un piacere e i bambini ti salutano con delle pernacchie. Colto da un impeto d’orgoglio esci dall’autostrada e prenderi la tangenziale.
Dopo due ore Isoradio informa che a Bologna e a Mestre in autostrada il traffico è tornato scorrevole, tu sei in tangenziale e viaggi a passo d'uomo, tuo figlio è tutto contento perché sopra la macchina stanno volando in tondo degli uccellini… non sono uccellini, sono degli avvoltoi. Intanto in autostrada i camion corrono che è un piacere e i camionisti ti salutano con delle pernacchie.
Dopo quattro ore, praticamente disidratato, con lo stampo del sale sul sedile che sembra la scena di un delitto, rientri in autostrada: mancano solo altri 300 chilometri… “Eppure la tabella di marcia era perfetta”.
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