mercoledì 30 novembre 2005

LE GRANDI OPERE... A FASCICOLI

Da piccolo pensavo che le case editrici pagassero degli operai per prendere delle enciclopedie e dividerle in fascicoli, quindi prendere i fascicoli e impacchettarli. Fascicoli che poi venivano venduti in edicola ad un prezzo che allora mi sembrava molto alto, ma giustificato dal grande lavoro che c’era dietro. Già allora mi chiedevo perché la gente comprasse le opere a fascicoli per poi pagare per rilegarle. Non aveva senso, pensavo, se volevano un libro intero bastava andassero a comprarlo in libreria a metà prezzo: è come comprare del pan carré a fette, tornare a casa e incollare le fette con la colla perché preferisci il pane intero. Se da piccolo lo pensavo adesso ne sono proprio convinto: le opere a fascicoli, nelle pubblicità tutte “utilissime, indispensabili, fondamentali, impedibili”,  in realtà sono inutili! Tutte le informazioni che vogliamo ci sono su Internet gratis, le opere a fascicoli non dovrebbero più esistere e invece ogni stagione continuano ad invadere le edicole come sciami di locuste.

Satyricon ha stilato la classifica delle peggiori dieci opere a fascicoli più inutili degli ultimi anni:

Al decimo posto ci sono i modellini... riproduzioni in scala di navi, vascelli, barche, barconi, zattere, pedalò. Dopo le prime due uscite, a prezzo di lancio, ti sembra di avere già finito. Poi i pezzettini diventano sempre più piccoli e il prezzo sempre più grande. Prima o poi un pezzettino va perso o ti dimentichi di comprare il fascicolo e bisogna buttare tutto nel cesso... il peggio è che non riesci a liberatene: rimane a galla!

Al nono posto "Costruire il Medioevo… mattone su mattone". Adesso immaginate un muratore che dopo una giornata di lavoro, stanco morto, va in edicola e vede uno che compra "Costruire il Medioevo… mattone su mattone", cosa volete che gli dica: “Passa in cantiere domani mattina alle 7 che te lo faccio costruire io il Medioevo mattone su mattone!”.

All'ottavo posto c'è un'altra opera edile... a fascicoli: la pubblicità sembra quella di Gardaland: “vivi l'appassionante avventura di…”, uno si aspetta chissà cosa, invece: “vivi l'appassionante avventura di Ricostruire Pompei"... con la prima uscita almeno mi regalano un sacco di cemento da 25 chili.

Al settimo posto troviamo un classico: "I soldatini di piombo delle guerre napoleoniche". Figurini di altissima qualità dipinti a mano, così li presentano… poi ti arriva l'Imperatore Napoleone e ti sembra il Grande puffo… altissima qualità!

Al sesto posto, sull'attenti, i "I soldatini di piombo, corpi d'élite"… “Niente può fermarli -dice la pubblicità-: 60 soldatini in lega di piombo dipinti a mano”… non adatti a bambini di età inferiore ai 36 anni!  Non è che sono sempre gli stessi che fondono e rimodellano? Magari! Non si prendono neanche la briga di rimodellarli: cambiano il nome, danno una mano di antiruggine e li vendono come nuovi…”Altissima qualità”.

Cambiando genere, al quinto posto ci sono "i capolavori della letteratura universale in miniatura". Vendere i capolavori della letteratura universale mi va anche bene, ma perché in miniatura? A cosa servono? Chi ha voglia di leggersi la Divina commedia in miniatura? Non si capisce niente a leggerla a grandezza normale con tutte le sue belle note a fondo pagina, figuriamoci in miniatura! Forse è una versione alternativa con Dante che, invece che perdere tempo a girare con Virgilio e Beatrice Inferno, Purgatorio e Paradiso, ha trovato un'offerta Last minute e si è arrangiato per il week-end senza tante guide turistiche. Oppure è una biblioteca pensata per chi vive in un monolocale e ha problemi di spazio! Geniale, peccato che al secondo capitolo gli occhi ti esplodano!

Al quarto posto, per un soffio ai piedi del podio, non potevamo dimenticare il "Presepe da collezione". Il problema di questa raccolta è che finché siamo a dicembre in piena atmosfera natalizia è  una gran bella cosa… Maria, Giuseppe, l'asino, il bue... ma quando la collezione continua… il pastorello, la pastorella, Haidi, il nonno di Haidi… e continua... il fornaio, il fabbro, l'elettrauto, l'assicuratore… e continua... e arrivi a Ferragosto e ti ritrovi in edicola a chiedere se hanno visto il cammello di Melchiorre o se è già arrivato l'Angelo dell'annunciazione, come minimo ti prendono per  ubriaco! “Non si preoccupi -ti fa l'edicolante mentre chiama i Carabinieri- è il classico colpo di sole, si calmi, si sieda e beva un bicchier d’acqua… l'angelo arriverà a momenti, ci sarà il solito ritardato sul volo…”. Poi, con calma, il dicembre dell'anno dopo la collezione finisce e arriva Gesù bambino… che parto!

Saliamo sul podio e troviamo un altro classico delle opere a fascicoli: al terzo posto sono parcheggiate le macchine radiocomandate... ne abbiamo di tutti i tipi: dalla Ferrari di Formula 1 alla Subaru rally, dall'Alfa Gran Turismo agli autobus da turismo. Ma c'è una novità: adesso puoi costruire anche la tua moto radiocomandata... Anzi, meglio ancora, non la tua, addirittura quella di Valentino Rossi… perché non corri in edicola?  Non corro in edicola perché allo stesso prezzo posso comprarmi una moto già assemblata... vera! Di seconda mano, ma vera! Poi so che sbadato come sono mi dimenticherei di comprare l’ultima uscita con il radiocomando!

Meritassimo secondo posto per le case delle bambole. Ne esistono diversi tipi: c'è "La casa delle bambole facile"… una casetta piccolina a un piano con la soffitta, diciamo pure la casa Itea delle bambole. Poi c'è "La casa delle bambole ideale"… cosa si può volere di più? Com'è la casa delle bambole ideale? Tranquilli, non è la solita americanata stile Barbie… no, peggio… è una villetta in perfetto stile vittoriano di quattro metri cubi… due piani, sei stanze, mansarda, veranda e terrazzo. Una volta completata bisogna pagarci l'Ici! “Un passatempo antico quello di costruire e arredare case in miniatura”, dice la pubblicità… per forza che è antico, prima di finirla ci vogliono anni! Inutile dire che dentro la casa ci sta di tutto: dalle tende ai tappeti, dal letto a baldacchino al water… funzionante! Ci siamo informati, sapete quanto ci vuole a completare la collezione? 100 uscite! Con un’uscita a settimana fanno 100 settimane, cioè 700 giorni, cioè 2 anni! In due anni costruisci una casa vera!

Al primo posto della classifica delle peggiori dieci opere a fascicoli più inutili degli ultimi anni troviamo… "La casa delle bambole ideale". Ma come, se era seconda come fa ad essere anche prima, starete pensando? Ve lo spiego io perché: perché dopo aver impiegato 2 anni per completare "La casa delle bambole ideale", l'agenzia immobiliare che si camuffa da casa editrice ti offre la possibilità di ampliare l'edificio… previa autorizzazione della commissione edilizia comunale…  dandoti la possibilità di completare la raccolta con un piccolo padiglione annesso... d'altronde non si è mai vista una villetta in perfetto stile vittoriano senza piccolo padiglione annesso... e allora ci vogliono altre 25 settimane, cioè 175 giorni, cioè altri sei mesi! Il costo? Solo 6,90 euro a uscita, quindi... se nel frattempo è arrivata la concessione edilizia... sono 7 euro volte 125 settimane... fanno 875 euro! "La casa delle bambole ideale" insomma per chi

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