Ho letto che una delegazione della Provincia autonoma di Trento alla fine di gennaio ha partecipato in Abruzzo alle gare valide per il 7° campionato italiano di sci riservato alla protezione civile. La delegazione era composta da 94 persone ed oltre a volontari della croce rossa, dei Nuvola, del soccorso alpino e dei vigili del fuoco c’erano anche 21 dipendenti di piazza Dante. Sembra che i partecipanti che facevano parte della squadra ufficiale nei tre giorni di gare e di manifestazioni abbiano percepito lo stipendio comprensivo degli straordinari e del trattamento maggiorato per il sabato. Inoltre è stato loro riconosciuto il trattamento di «missione» previsto dal contratto dei dipendenti provinciali: spese di viaggio, vitto e alloggio per le due notti. Le confesso che la cosa mi ha lasciato perplesso visti i tempi che corrono. Il fatto che la delegazione trentina dopo lo svolgimento delle gare si sia piazzata al primo posto nella classifica per regioni non mi ha consolato per niente.
Lei si aspetterà una reprimenda nei confronti della Provincia sperperatrice di risorse e dei suoi dipendenti che possono fare durante le ore di lavoro quello che i lavoratori del settore privato possono fare solo nel loro tempo libero. Invece devo deluderla perché dopo avere preso informazioni su quanto lei ha riportato ho scoperto che tutto si è svolto in maniera trasparente. Le gare sciistiche di cui lei mi ha parlato facevano parte di una iniziativa molto simile a quella del trofeo “Topolino” che si sta svolgendo in questi giorni sulle nevi della Panarotta. All’interno del campionato italiano della protezione civile c’è invece una manifestazione riservata ai dipendenti della Provincia di Trento. Si tratta del trofeo “Gastone” il personaggio della Disney famoso per la sua fortuna, quella di cui godono appunto i dipendenti provinciali per il solo fatto di esserlo.
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