Ma secondo lei è normale che nella legge finanziaria recentemente varata dal consiglio provinciale di Trento ci sia uno stanziamento di 1 milione di euro per acquistare delle divise e dei costumi storici per le bande, i cori e gli Schützen della provincia di Trento?
Bisogna precisare che il capitolo di spesa a cui lei fa riferimento prevede, oltre al milione di euro per costumi e divise, una cifra ulteriore di altri 1,4 milioni destinati a tutte le associazioni culturali per l’acquisto di attrezzature e strumenti vari. Certo che il milione per le divise, in un momento di crisi economica è parso a molti uno spreco. Ma non ci si deve fermare ad uno sguardo superficiale. Se si approfondisce l’argomento si capisce che questa spese è in realtà un grosso segnale della Provincia dopo le critiche per i 400 mila euro dati ai focolarini. Con questo segnale la Provincia vuole dire: “visto che sappiamo spendere i soldi pubblici anche in altri modi più utili al nostro territorio?”. Anzi, l’ufficio che è a capo dello SPRECO (Sezione Provinciale Regali Elargiti Con Opulenza) ci ha fornito alcune altre iniziative che la Provincia sta mettendo in atto per incentivare le altre passioni che i trentini coltivano oltre a suonare in una banda, cantare in un coro o sfilare con un gruppo di Schützen. Sono previsti incentivi per: l’acquisto di scarpini per i calciatori che militano nei campionati provinciali di ogni ordine e grado; la fornitura di attrezzatura da sci per gli amanti degli sport invernali; l’acquisto di frigo portatile per pic nic e la fornitura di creme abbronzanti per i patiti della tintarella al lago; la fornitura e posa in opera di barbecue per ogni famiglia trentina; un buono settimanale valido per l’acquisto di brioche e cappuccino da utilizzare prima del rientro a casa mattutino per i patiti della discoteca; la fornitura di un divano per quanti nel loro tempo libero non hanno voglia di fare nulla.
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