giovedì 19 giugno 2008

CICLISTI AL SEMAFORO

La Provincia sembra intenzionata a mettere dei limiti di velocità sulle piste ciclabili a causa di quei cicloamatori che pensano di stare in una cronometro del giro d’Italia e pedalano ai 60 all’ora. Mi sembra un’ottima idea visto quanto sono pericolosi. A proposito di fenomeni su bicicletta: secondo lei il codice della strada prevede che quando un ciclista ad un incrocio trova il semaforo rosso possa  passare lo stesso, magari solo perché ha le scarpe agganciate ai pedali e non può fermarsi? Ieri quasi ne tiravo sotto uno che è passato con il rosso mentre il verde ce l’avevo io. E si è pure arrabbiato.

Il codice della strada non prevede niente di simile. Certi ciclisti hanno però un loro codice di comportamento personale, secondo il quale possono fare quello che gli pare, tipo viaggiare sulle strade normali in tre o quattro appaiati, non curarsi né di code né di semafori e andare come diceva lei a 60 all’ora sulle ciclabili dove ci sono anche dei bambini. Ho consultato in merito il presidente dell’associazione AACC “Automobilisti Arrabbiati Con i Ciclisti”, il signor Furente, il quale mi ha spiegato che in questi frangenti esiste un codice di comportamento anche per chi viaggia in automobile. Tale codice prevede che se un ciclista passa con il rosso e taglia la strada a una macchina, l’automobilista può fermarsi e dargli un calcio in culo. Se invece il ciclista si spaventa e finisce gambe e ruote all’aria può andare bene così.

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