giovedì 26 giugno 2008

LA POLITICA PURA

Recentemente si sono avute due notizie per la politica trentina: una buona e una cattiva. Quella buona è che il consiglio regionale ha approvato una legge che in pratica elimina i vitalizi dei consiglieri a partire dalla prossima legislatura. La notizia cattiva è che il governo ha previsto nella manovra economica approvata in questi giorni di effettuare dei tagli per 420 milioni di euro alle risorse destinate al Trentino nei prossimi tre anni. A cosa porteranno questi due provvedimenti?

I due eventi causeranno in pratica la perdita delle sole due cose che da sempre fanno gola alla stragrande maggioranza dei politici che compongono la “casta” trentina e nazionale: i vitalizi e il potere che deriva dall’avere grosse somme di bilancio da gestire. Alcuni analisti politici hanno avanzato l’ipotesi che queste due situazioni potrebbero provocare la riscoperta della vera motivazione che dovrebbe spingere una persona a dedicarsi alla politica: la passione per quello che si sta facendo. Un ritorno cioè alla politica più pura. L’infondatezza di questa tesi è però dimostrata dal fatto che nel 2003 facevano a gomitate per un posto di consigliere provinciale, mentre ora si trovano appesi nei negozi e nei bar degli avvisi per la ricerca di candidati alle elezioni di ottobre. Allo stesso modo con cui si cercano volontari per fare la catechesi ai bambini o per pulire i boschi dalle immondizie abbandonate.

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