Le pongo due quesiti relativi alle recenti elezioni per il rinnovo del parlamento europeo svoltesi nella nostra provincia. 1). Come mai alle suddette elezioni erano candidati politici come Silvio Berlusconi, Umberto Bossi e Antonio Di Pietro che non andranno mai a rappresentare l’Italia nel parlamento europeo perché non rinunceranno ai loro incarichi politici in Italia? 2). Come mai visto che si sapeva già che questo sarebbe accaduto hanno preso comunque migliaia di voti dagli elettori della provincia di Trento (Berlusconi 28273, Bossi 7364 e Di Pietro 4673)?
I suoi quesiti hanno movimentato alcune riunioni degli analisti della redazione socio-politica di “Terza Pagina”. Le riporto le loro conclusioni. 1) Berlusconi e Bossi hanno candidato (come ritengono anche molti esperti di politica nazionali) con l’intento di fare da specchietto per le allodole dell’elettorato di centrodestra e rinforzare il voto di lista. Di Pietro, come da lui stesso dichiarato, sembra l’abbia fatto per contrastare tale iniziativa. 2) Al quesito sul perché gli elettori trentini abbiano votato chi non sarebbe andato in Europa a rappresentarli, rispondo con una confidenza fattami da una voce molto vicina agli ambienti politici romani (un mio secondo cugino che vende bomboloni nei pressi di Montecitorio). Sembra che i 28273 elettori trentini che hanno votato Berlusconi saranno ospiti per un fine settimana nella villa del premier in Sardegna dove sicuramente non incontreranno i 4673 conterranei che hanno votato Di Pietro. I 7364 elettori trentini che hanno votato per Bossi avranno l’occasione di passare anche loro un week end in Sardegna. Faranno parte di una speciale ronda padana che avrà il compito di pattugliare i dintorni di villa Certosa per difenderla dai fotografi a caccia di scoop.
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