giovedì 12 marzo 2009

SQUOLA GUIDA

Ho sentito che il Trentino è la regione con il record di bocciature all’esame di scuola guida. Questo dato dovrebbe essere una garanzia di un corretto modo di guidare dei trentini, con una conseguente sicurezza sulle nostre strade. Come mai allora ogni giorno si assistono a comportamenti imprudenti da parte di molti automobilisti? Personalmente non faccio altro che vedere gente che non mantiene la distanza di sicurezza, viaggia a velocità elevata, non si ferma quando ci sono le strisce pedonali e taglia gli stop senza problemi.
Nella nostra provincia viene bocciato il 30% degli aspiranti patentati. Va detto però che la media regionale risulta più bassa per via del 13% dei respinti dell’Alto Adige. La regione italiana dove è più facile venire promossi è stranamente la Valle d’Aosta dove viene bocciato solo il 9% degli esaminati. Seguono le regioni del sud con percentuali di promossi oltre il 95% (il Molise è in testa con quasi il 97%). Le punte massime si hanno nello specifico ad Isernia dove il 99% di chi sostiene l’esame di guida lo supera. Facciamo ora un ragionamento sulla realtà trentina: è fuori dubbio che il compito di una scuola guida è quello di preparare in maniera accurata le persone che poi andranno in macchina sulle nostre strade. Ne va come diceva lei della sicurezza di automobilisti e pedoni, ma ne va anche del buon nome delle autoscuole suddette. Dando per scontato che le scuole guida provinciali svolgano bene il loro lavoro, giustamente lei si chiede come mai ci siano così tanti comportamenti scorretti alla guida. Le ipotesi sono tre. 1) Le strade trentine sono invase da guidatori della Valle d’Aosta e del Molise. 2) Le strade trentine sono invase da guidatori trentini che hanno sostenuto l’esame della patente in Valle d’Aosta o in Molise. 3) Le strade trentine sono invase da guidatori che una volta passato l’esame se ne fregano degli insegnamenti avuti dalla scuola guida.

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