Novità per quanto riguarda i possessori di cani. Sono sempre più frequenti le realizzazioni di aree all’interno di parchi pubblici attrezzate per i bisogni dei nostri amici a quattro zampe. A Rovereto ne sono state inaugurate due, una all’interno dei giardini Italia ed una all’interno dei giardini Perlasca. Si tratta di zone recintate e divise per ospitare cani di taglie omogenee, una per taglie piccole ed una per taglie medio-grandi. Per i loro padroni ci sono anche delle panchine. All’interno di queste aree è obbligatorio l’uso di sacchetti e palette per raccogliere gli escrementi.
Sono in molti ad auspicare che con l’occasione vengano organizzati anche dei corsi di formazione per la raccolta di escrementi canini in modo che i padroni possano farlo non solo nei parchi attrezzati, ma anche su strade e marciapiedi cittadini.
In Trentino si comperano sempre meno automobili nuove, mentre si punta sempre più su vetture usate che hanno ovviamente un costo minore. Segno evidente del periodo di crisi economica che porta le persone a non avventurarsi in acquisti superiori alle loro disponibilità finanziarie o che li potrebbero portare in situazioni di bilancio familiare fuori controllo. Il dato è stato preso come un pessimo segnale dai vertici dell’ACI provinciale che lanciano l’allarme crisi per le tasche dei cittadini. I titolari delle concessionarie di automobili invece lanciano l’allarme crisi per le loro tasche. I cittadini, da parte loro, auspicano un calo dei prezzi indiscriminato sia delle automobili sia nuove che di quelle usate.
Anche in Trentino sta arrivando l’influenza “australiana”, a causa della quale si prevede che in Italia a Natale 7 milioni di persone saranno ammalate. La novità è rappresentata quest’anno dalla presenza di tre nuovi virus particolarmente aggressivi. Uno di questi in particolare , il cui ceppo viene dall’Australia, sembra sarà il più difficile da debellare. Come ogni anno il sistema sanitario consiglia ai soggetti più a rischio di effettuare la vaccinazione anti influenzale contro la malattia.
È molto facile capire se una persona è ammalata di “australiana”. Oltre ai consueti sintomi (dolori articolari, febbre e problemi respiratori), le persone colpite dall’influenza che viene dalla terra dei canguri infatti continuano a saltare.
La giunta provinciale di Trento ha recentemente approvato una delibera con la quale ha stanziato 22 milioni di euro per permettere ai cittadini di richiedere un rimborso per cure odontoiatriche sia presso l’azienda sanitaria che presso studi privati. Sembra che i dentisti trentini non abbiano recepito con facilità queste disposizioni.
La giunta potrebbe a questo punto rivolgersi agli studi dentistici della Croazia, i cui titolari con molta probabilità si dimostreranno entusiasti della proposta.
Il ministro della funzione pubblica Brunetta, nella sua lotta agli sprechi nella pubblica amministrazione, ha pensato anche al Trentino e sembra abbia deciso di “verificare la funzionalità” dell’ Istituto Ladino di Fassa, del Mart, dell’Istituto Mocheno Cimbro, del Museo degli usi e costumi della gente trentina e del Museo del Castello del Buon Consiglio. Dellai ha commentato: “Brunetta pensi prima agli enti inutili statali”.
A tal proposito ne ricordiamo alcuni: l’Istituto Opera Pia per la Cura Balneare Marina, il Consorzio Idraulico di Terza Categoria per i Corsi d’Acqua, l’Ufficio accertamenti e notifica sconti farmaceutici e per ultimo l’Ispettorato Generale per gli Affari e per la Gestione del Patrimonio degli Enti Disciolti.
Un recente studio in materia di evasione fiscale ha rivelato che la consuetudine di non rilasciare fatture da parte di titolari di partita iva in Trentino provoca un “costo” pro capite per ogni cittadino di 468 euro. In pratica è come se ogni residente in Trentino evadesse 468 euro.
Il presidente dell’ATNE, Associazione Trentini Non Evasori ha commentato così la notizia: “L’unica cosa che ci resta è lanciare delle maledizioni agli evasori. Le più gettonate sono: diarrea cronica, alitosi perenne da aglio e ispezione della guardia di finanza”.
Sta prendendo sempre più piede anche in Trentino l’iniziativa di vari locali pubblici di bloccare fino alla primavera il prezzo del cornetto e del caffè, in modo da permettere ai consumatori abituali di questi due prodotti di potere continuare a farlo. La lodevole iniziativa è ovviamente inutile per chi non fa la colazione al bar.
Sembra che in tal senso siano state fatte da alcune associazioni di consumatori le richieste di blocco del prezzo anche dei seguenti prodotti: benzina e gasolio, pane e pasta, rata del mutuo.
SRL: Scrittori a Responsabilità Limitata
Sono in molti ad auspicare che con l’occasione vengano organizzati anche dei corsi di formazione per la raccolta di escrementi canini in modo che i padroni possano farlo non solo nei parchi attrezzati, ma anche su strade e marciapiedi cittadini.
In Trentino si comperano sempre meno automobili nuove, mentre si punta sempre più su vetture usate che hanno ovviamente un costo minore. Segno evidente del periodo di crisi economica che porta le persone a non avventurarsi in acquisti superiori alle loro disponibilità finanziarie o che li potrebbero portare in situazioni di bilancio familiare fuori controllo. Il dato è stato preso come un pessimo segnale dai vertici dell’ACI provinciale che lanciano l’allarme crisi per le tasche dei cittadini. I titolari delle concessionarie di automobili invece lanciano l’allarme crisi per le loro tasche. I cittadini, da parte loro, auspicano un calo dei prezzi indiscriminato sia delle automobili sia nuove che di quelle usate.
Anche in Trentino sta arrivando l’influenza “australiana”, a causa della quale si prevede che in Italia a Natale 7 milioni di persone saranno ammalate. La novità è rappresentata quest’anno dalla presenza di tre nuovi virus particolarmente aggressivi. Uno di questi in particolare , il cui ceppo viene dall’Australia, sembra sarà il più difficile da debellare. Come ogni anno il sistema sanitario consiglia ai soggetti più a rischio di effettuare la vaccinazione anti influenzale contro la malattia.
È molto facile capire se una persona è ammalata di “australiana”. Oltre ai consueti sintomi (dolori articolari, febbre e problemi respiratori), le persone colpite dall’influenza che viene dalla terra dei canguri infatti continuano a saltare.
La giunta provinciale di Trento ha recentemente approvato una delibera con la quale ha stanziato 22 milioni di euro per permettere ai cittadini di richiedere un rimborso per cure odontoiatriche sia presso l’azienda sanitaria che presso studi privati. Sembra che i dentisti trentini non abbiano recepito con facilità queste disposizioni.
La giunta potrebbe a questo punto rivolgersi agli studi dentistici della Croazia, i cui titolari con molta probabilità si dimostreranno entusiasti della proposta.
Il ministro della funzione pubblica Brunetta, nella sua lotta agli sprechi nella pubblica amministrazione, ha pensato anche al Trentino e sembra abbia deciso di “verificare la funzionalità” dell’ Istituto Ladino di Fassa, del Mart, dell’Istituto Mocheno Cimbro, del Museo degli usi e costumi della gente trentina e del Museo del Castello del Buon Consiglio. Dellai ha commentato: “Brunetta pensi prima agli enti inutili statali”.
A tal proposito ne ricordiamo alcuni: l’Istituto Opera Pia per la Cura Balneare Marina, il Consorzio Idraulico di Terza Categoria per i Corsi d’Acqua, l’Ufficio accertamenti e notifica sconti farmaceutici e per ultimo l’Ispettorato Generale per gli Affari e per la Gestione del Patrimonio degli Enti Disciolti.
Un recente studio in materia di evasione fiscale ha rivelato che la consuetudine di non rilasciare fatture da parte di titolari di partita iva in Trentino provoca un “costo” pro capite per ogni cittadino di 468 euro. In pratica è come se ogni residente in Trentino evadesse 468 euro.
Il presidente dell’ATNE, Associazione Trentini Non Evasori ha commentato così la notizia: “L’unica cosa che ci resta è lanciare delle maledizioni agli evasori. Le più gettonate sono: diarrea cronica, alitosi perenne da aglio e ispezione della guardia di finanza”.
Sta prendendo sempre più piede anche in Trentino l’iniziativa di vari locali pubblici di bloccare fino alla primavera il prezzo del cornetto e del caffè, in modo da permettere ai consumatori abituali di questi due prodotti di potere continuare a farlo. La lodevole iniziativa è ovviamente inutile per chi non fa la colazione al bar.
Sembra che in tal senso siano state fatte da alcune associazioni di consumatori le richieste di blocco del prezzo anche dei seguenti prodotti: benzina e gasolio, pane e pasta, rata del mutuo.
SRL: Scrittori a Responsabilità Limitata
Nessun commento:
Posta un commento